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Venerdì, 31 Gennaio 2020
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IL TRUST DI PARTECIPAZIONI SOCIALI QUALE STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE DELL’IMPRESA

1 ottobre 2019

PUBBLICAZIONE

È stato pubblicato su Strumenti Finanziari e Fiscalità n. 43/2019, sezione “dottrina”, un articolo di Marco Carone dal titolo “Il trust di partecipazioni sociali quale strumento di programmazione del passaggio generazionale”.

Il regime impositivo dei dividendi ritratti dal trustee al quale siano affidate partecipazioni in società di capitali varia considerevolmente a seconda che il trustee sia qualificabile quale ente commerciale o non commerciale. Illustrate le ragioni per le quali questo negozio si può rivelare idoneo a predisporre un adeguato assetto per la continuità intergenerazionale della ricchezza produttiva – illustrazione corredata da alcune riflessioni circa la comparazione di questo negozio con altri e circa il tema della potestà di abuso del trustee – l’articolo di sofferma sul regime impositivo dei dividendi, a seconda dei distinguo che intervengono in ragione della natura commerciale o meno dell’attività svolta dal trustee.

Si propone una disamina ad ampio spettro della nozione di ente commerciale ai fini delle imposte dirette, per poi virare verso il tema se possa dirsi commerciale un ente holding di partecipazioni sociali e, di qui, se in particolare un trust-holding possa qualificarsi quale ente commerciale, tenendo naturalmente in considerazione l’elaborazione della giurisprudenza tributaria e della prassi dell’Agenzia delle Entrate nonché le recenti evoluzioni del Common Reporting Standard. La seconda parte del lavoro esamina la giurisprudenza civilistica in tema di fallimento della società di fatto-holding, dalla quale emergeranno spunti utili per una compiuta trattazione della materia sotto il profilo tributario e per rassegnare infine le conclusioni